
A volte ci perdiamo nel groviglio dei nostri stessi pensieri. Non sappiamo più cosa fare. Oppure sappiamo cosa fare, ma non riusciamo a farla perché non troviamo più nemmeno il manuale dello scout. Spesso ci concentriamo troppo sulla soluzione. Ma ciò che non funziona è proprio la “concentrazione”: spremiamo le nostre meningi e ci aspettiamo che da questo emerga la soluzione. Invece ci arriva solo un gran mal di testa. La cosa migliore da fare è invece staccare. Staccare del tutto e immergerci in qualcosa di creativo e che ci piace: meditare, dipingere, ascoltare musica, camminare in natura, danzare ma anche cucinare, fare
giardinaggio, prenderci cura di un animale. E farlo con la serenità e la consapevolezza che sarà proprio da quell’azione che sembra non centrare nulla che arriverà la risposta. Se allarghi il tuo orizzonte puoi tornare ad osservare il groviglio della mente dalla distanza necessaria per “non essere nel problema” ma essere l’osservatore del problema. Non è facile ma non è difficile. E se pensi che sarebbe una buona idea ma non riesci a farlo da solo, posso vestire i panni della coach e accompagnarti per un tratto, finché non avrai ritrovato la tua bussola interna.
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